“Le mascherine sono state triste simbolo dei giorni più drammatici delle restrizioni legate alla pandemia Covid.
Discusse per la loro effettiva efficacia, le mascherine erano divenute bene economico di valore, tanto, come stanno dimostrando le inchieste in corso di essere al centro di un vero e proprio traffico illegale.
Per me questi c.d. dispositivi di Protezione Individuale hanno rappresentato il più elevato strumento di sottomissione delle masse alle scelte delle élite. Le mascherine hanno dimostrato che la verità è stata la vera vittima degli anni più duri della pandemia, distorcendo la realtà e imponendo la paura. […]”

Di Alessandro Meluzzi: “L’ennesimo articolo da denuncia”

“In brevissimo tempo, di emergenza in emergenza, siamo passati dalla paura del covid a quella della guerra per finire all’attuale paura della distruzione del pianeta causata dall’attività umana.
In sintesi, non si possono non divulgare tutte quelle informazioni profuse da tanti altri eminenti scienziati, esperti di climatologia, i quali affermano che non c’è nessun effettivo cambiamento climatico in atto causato dall’attività antropica dell’uomo.
L’attività umana incide solo minimamente all’effettivo cambiamento climatico che risulta essere ciclico nelle varie ere e periodi storici della vita che si alternano sul nostro pianeta.
Con questo non si vuole affermare che non è giusto prendersi cura dell’ambiente ma solo che non è per nulla corretto strumentalizzare il concetto ambientalista per imporre politiche aberranti governando attraverso l’emergenza e la paura. […]”

Di Cosimo Massaro: “Le nuove armi climatiche tra realtà e fantascienza”

“Ora i giornali si affollano di titoli allarmisti, come se risultassero sorpresi dall’accaduto che, al contrario, era talmente prevedibile che risulta assurdo non aver già emanato delle manovre per tamponare le conseguenze che vivremo.

Prezzi di pane e pasta, rischiano rincari fino al 10% a causa del mancato accordo sul grano dovuto alla guerra in Ucraina.

Ricordo, infatti, che l’Italia nell’ultimo anno ha aumentato l’importazione di grano dall’Ucraina, sprezzante delle conseguenze che avrebbe portato un possibile, anzi probabile, STOP della Russia.

Al che c’è da chiedersi: “Siamo temerari o manchiamo di intelligenza strategica?”…

La risposta non la abbiamo, ma ciò che è certo è che a pagare (letteralmente) le conseguenze di questa scelta saranno milioni di italiani. […]”

Di Leonardo Leone: “Quanto costerà un piatto di spaghetti?”

“L’“antispecismo” animalista, che si sta diffondendo in ambito culturale oltre che attivistico, può legittimamente essere inquadrato in questa dimensione di decostruzione della natura umana.
In effetti, il tratto più peculiare dell’antispecismo risiede nella negazione ontologica della differenza tra uomo e animale, tradizionalmente intesi come appartenenti a specie differenti.
Nell’apoteosi della disidentificazione, si perde la capacità di distinguere tra ciò che è umano e ciò che non lo è. […]
In pressoché tutte le sue varianti, l’animalismo antispecista, dietro la maschera della difesa – di per sé nobile – degli animali, sviluppa l’istanza squisitamente liberista della decostruzione della natura umana: che è ora intesa come del tutto indistinguibile rispetto a quella animale.
Il nuovo ordine mondiale, proprio come non necessita di maschi e femmine (secondo la decostruzione della differenza sessuale propria del nuovo ordine erotico), neppure ha bisogno, per sussistere, della distinzione tra umani e animali. […]”

Di Diego Fusaro “Tra uomo e animali non ci sono più confini”